Concorsi nella scuola: in arrivo nuovi bandi

Riparte la macchina dei concorsi a cattedra e la conferma viene sia dalla Nota di aggiornamento al DEF (in sostanza, il documento che getta le basi per la prossima manovra di bilancio di fine anno) sia dall’intesa firmata il primo ottobre dal Ministro dell’Istruzione e dai sindacati di settore.

Il concorso straordinario per chi già insegna da tre anni

Il Ministro Fioramonti si è impegnato a presentare quanto prima un decreto legge e a bandire un concorso straordinario per l’assunzione di almeno 24.000 docenti nella scuola secondaria di I e di II grado. Si tratterà di un concorso riservato agli insegnanti che abbiano almeno 3 anni di anzianità negli ultimi 8 anni. I tre anni devono essere stati maturati nella scuola secondaria statale – anche sul sostegno – e per almeno un anno nella classe di concorso per la quale si concorre.

Il concorso prevede una prova scritta (quesiti a risposta multipla) da svolgersi al computer. Non sappiamo ancora quali materie saranno oggetto della prova scritta: occorrerà attendere il decreto legge ma è probabile che riguardi, fra l’altro, la conoscenza della normativa scolastica.

Coloro che riceveranno un punteggio minimo di sette decimi saranno immessi in ruolo già da settembre 2020 e dovranno superare un periodo di prova di un anno (ripetibile). Durante tale periodo, i neo immessi in ruolo dovranno acquisire in modo gratuito, qualora non ne siano già in possesso, i 24 CFU (crediti formativi universitari) nelle discipline antropo-psico-pedagogiche e metodologie e tecnologie didattiche richiesti dal D.Lgs. 59/2017.

Il periodo di prova si concluderà con un esame orale che stavolta, a differenza del concorso straordinario infanzia e primaria del novembre 2018, sarà selettivo: i candidati dovranno simulare lo svolgimento di una lezione. Anche in questo caso occorrerà un punteggio minimo di sette decimi.

La seconda parte, partendo dal tema della multidisciplinarità, esamina nel dettaglio i diversi modi di “fare lezione” – dalla lezione frontale a quella partecipata – e i diversi metodi, grazie anche all’apporto delle nuove tecnologie

La novità contenuta nell’Intesa MIUR-sindacati del 1° ottobre è costituita dall’aver (in un certo senso) inglobato i PAS (percorsi abilitativi speciali) all’interno del concorso straordinario. Gli idonei non vincitori del concorso (vale a dire, i candidati che non saranno nei primi ventiquattromila posti) non avranno la cattedra ma sosterranno una prova orale: se avranno conseguito un punteggio di almeno 7/10 e qualora abbiano un contratto di docenza in essere almeno sino al 30 giugno, saranno abilitati a giugno 2020 e potranno accedere alle graduatorie di seconda fascia.

Per quanto riguarda i tempi, poiché l’intenzione è quella di regolarizzare 24.000 precari già dal settembre 2020, la pubblicazione del decreto legge dovrebbe essere imminente. PER LA PREPARAZIONE AI CONCORSI VI CONSIGLIAMO I MANUALI  EdiSES 

Il concorso ordinario per i neolaureati per la secondaria

“Contestualmente al concorso straordinario” (così, testualmente, l’Intesa) sarà bandito un concorso ordinario per altri 24.000 posti. In questo caso la procedura selettiva è più complessa poiché è disciplinata dal decreto legislativo n. 59/2017.

Circa i requisiti, per accedere ai posti comuni bisogna essere in possesso di uno dei seguenti titoli:

  • abilitazione specifica sulla classe di concorso
    oppure
  • laurea e 24 CFU nelle discipline antropo-psico-pedagogiche e nelle metodologie e tecnologie didattiche
    oppure
  • abilitazione per altra classe di concorso o per altro grado di istruzione, fermo restando il possesso del titolo di accesso alla classe di concorso ai sensi della normativa vigente.

Probabilmente potranno partecipare al concorso ordinario anche i laureati con 3 anni di servizio (nel corso degli otto anni scolastici precedenti) ma non è ancora chiaro.

Per i posti di insegnante tecnico-pratico (ITP) il requisito richiesto sino al 2024/25 è il diploma di accesso alla classe della scuola secondaria superiore (tabella B del D.P.R. 19/2016).

Per i posti di sostegno, oltre ai requisiti già previsti per i posti comuni oppure quelli per i posti di ITP è necessario il titolo di specializzazione su sostegno. PER LA PREPARAZIONE AI CONCORSI VI CONSIGLIAMO I MANUALI  EdiSES 

Il concorso ordinario per Infanzia e Primaria

Nella Nota di aggiornamento al DEF (Documento di Economia e Finanza) del 30 settembre 2019 si conferma l’avvio del concorso ordinario per la scuola dell’infanzia e primaria. Vi si legge infatti che “entro la fine del 2019 sarà bandito un concorso ordinario per coprire 16.959 posti della scuola dell’infanzia e primaria”. In questo caso vi sono ben poche incertezze sulla procedura concorsuale: il decreto che disciplina il concorso è infatti già stato pubblicato a maggio scorso.

Il concorso per DSGA facenti funzione

L’Intesa siglata al MIUR prevede inoltre un nuovo concorso per DSGA (Direttori dei Servizi Generali e Amministrativi). Questa nuova procedura (che si affianca a quella indetta a dicembre 2018 e tuttora in corso), sarà riservata agli assistenti amministrativi di ruolo che abbiano svolto le funzioni superiori per almeno 3 anni negli ultimi 8, anche in deroga al requisito della laurea specifica richiesta per l’accesso dall’esterno.

PER LA PREPARAZIONE AI CONCORSI VI CONSIGLIAMO I MANUALI  EdiSES 

  1. le competenze giuridiche del DSGA;

  2. le competenze amministrative del DSGA;

  3. profili professionali all’interno dell’istituzione scolastica;

  4. l’autonomia delle istituzioni scolastiche;

  5. il sistema dell’istruzione.

FONTE: http://blog.edises.it/prossimi-concorsi-nella-scuola-19786

PER LA PREPARAZIONE AI CONCORSI VI CONSIGLIAMO I MANUALI  EdiSES 

Aggiungi un commento

L'indirizzo email non verrà pubblicato. i campi contrassegnati sono richiesti *